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Israele sonista terrorista

Fuori e contro la guerra imperialista in Ucraina

Il nemico è in casa nostra: i padroni i loro governi

Fin dall’estate 2021, abbiamo partecipato attivamente al movimento di piazza che si è contrapposto al governo Draghi e alla sua gestione autoritaria della “pandemia”, a prescindere dalla sua composizione sociale e politica assai eterogenea.

Da subito abbiamo denunciato l’imposizione del Green Pass/obbligo vaccinale come operazione di disciplinamento di massa “a sostegno” di una politica economica di lacrime e sangue, necessaria ad una colossale ristrutturazione capitalista su scala mondiale. E fin dall’inizio, guardando in particolare al “fronte ucraino”, abbiamo definito lo stato di emergenza, come strumento indispensabile agli scenari di guerra in atto, a loro volta conseguenza storica della guerra commerciale in atto fra blocchi capitalisti concorrenti fra loro a livello mondiale.

Esattamente come per la nauseante “narrazione pandemica” che ci ha martellato ed avvelenato per 2 anni, vogliamo contrastare la propaganda militarista che accompagna la "crisi ucraina". Di certo siamo a fianco dei ribelli del Donbass (da anni sottoposti alla repressione del governo ucraino e rispetto ai quali l’intervento russo appare del tutto strumentale a ben altri fini economici e politici) ma, soprattutto, ci dichiariamo in netta contrapposizione all’interventismo NATO e UE, e alla guerra tra proletari - da sempre carne da macello per gli interessi imperialisti - che produrrebbe, per sviluppare invece una lotta radicale a difesa dei nostri reali interessi di classe. Se davvero siamo per la pace, non c’è altra strada che dichiarare guerra alla guerra, individuando il nemico in casa nostra e lottando, con il fronte più ampio possibile per sconfiggerlo.

Per questo siamo stati nelle piazze “No Pass”. Per questo daremo sostegno a tutte le lotte che, attraverso rivendicazioni e proteste “specifiche”(dagli scioperi dei portuali di Trieste, agli attuali blocchi dei camionisti nel sud evidentemente influenzati dalle iniziative dei colleghi canadesi), possano favorire una prospettiva basata sulla completa indipendenza politica delle lotte dalle attuali istituzioni politiche e sindacali di stato, fondata cioè sull’autorganizzazione dal basso. L’alternativa è….la barbarie più totale.

Né un uomo, né un soldo per le operazioni militari in Ucraina. Mobilitazione di massa contro la guerra e lo stato di emergenza permanente in Italia;

Cancellazione del Green Pass e dell’obbligo vaccinale e di tutte le misure restrittive;

Piena libertà di manifestazione, associazione, e aggregazione sul territorio;

Comitati operai e popolari, in fabbrica e sul territorio, per costruire un’alternativa dal basso al governo Draghi su una piattaforma di opposizione di classe;

Scala mobile dei salari per fronteggiare il carovita in ascesa vertiginosa;

Stop ai licenziamenti di massa. Riduzione generalizzata dell’orario di lavoro;

Basta morti sul lavoro: commissariamento e requisizione delle “aziende della morte”;

Piano di investimenti pubblici straordinari su scuola sanità e servizi sociali essenziali. Basta con privatizzazioni e spese militari.

 

Ucraina titolo

Milano, 25 febbraio 2022          Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.           tel. 02/83526687
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