Un palese giudizio di condanna contro la libera informazione, non può non considerarsi tale la condanna del tribunale inglese contro Julian Assange, condannato all'estradizione in Usa rispetto ad uno dei più immani reati che un giornalista oggi possa commettere: diffusione di informazioni, esposizione di verità...purtroppo dammatiche!
Anche se si credono assolti, ne sono totalmente coinvolti gli ultimi presidenti Usa(Obama, Trump e ora anche Biden) che hanno alimentato e continuano a soffiare sulla condanna emessa dai tribunali americani di 175 anni di reclusione contro Assange per aver fatto girare notizie relative ad una piccolissima parte di tragiche assurdità commesse dagli eserciti del terrore, durante la lunghissima guerra in Afganistan.
Scandalosa è la velina di rispetto dei diritti umani che il potere costituito di tutti i paesi in generale(Usa compresi), cerca di costruirsi sparando a zero contro situazioni di violazioni che avvengono in altri paesi, senza che facciano i conti con l'evidenza di avvenimenti che, pesantemente, li coinvolgono in maniera diretta anche sul piano delle guerre canaglie. E, come nella fattispecie chi, da libero cittadino(in questo caso neanche statunitense) e da libero professionista si "permette" di evidenziare la totale incongruenza delle contraddizioni che vengono decretate nelle criminali stanze del potere, si prova ad annientarlo con sentenze di condanna all'oblio.
Nessun indice puntato contro USA e GB notiamo, neanche dai paesi occidentali famosi campioni di progresso, di evoluzioni scientifiche, di diritti e di libertà.
Rispetto ad un tale scenario e a fronte dell'eventuale sua estradizione e condanna, Julian Assange non potrà che essere sempre osannato da tutti come autentico e ulteriore martire ed eroe dei nostri tempi.
Milano, 11 dicembre 2021 www.solcobas.org
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