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AUTISTA REINTEGRATO SUL POSTO DI LAVORO

Con uno storico e importante verdetto che arriva dal tribunale di Milano e grazie al nostro Ufficio legale di riferimento, oggi è stato sentenziato il reintegro sul posto di lavoro(leggi la sentenza) di un autista livello 3S, licenziato alcuni mesi fa da Capozi Autotrasporti srl, condannando lo stesso Capozi al pagamento di tutte le mensilità dal licenziamento. Oltre l'ottima affermazione del pool legale e del lavoratore, la grande importanza di questa sentenza sta nel fatto che c'è una decisa svolta in senso positivo per l'intero settore degli autisti nel trasporto merci.

E' la prima volta a livello nazionale che viene stabilito in tribunale un principio di assoluto rilievo per il settore dell'autotrasporto merci, e non solo, in quanto non c'è alcun datore di lavoro che riconosce il tempo di impegno degli autisti come tempo di effettivo lavoro, pausa pranzo a parte; in questo modo tutte le buste paga dei livelli 3S ne risentono, con il mancato riconoscimento sia di decine e decine di ore di straordinari tutti i mesi, sia della corretta indennità di trasferta. Ricordiamo, comunque, che tutto ciò ha valore se il lavoratore opta per il contratto nazionale, rifiutando il contratto aziendale proposto dai datori di lavoro e dai sindacati e che prevede sempre la forfettizzazione, ovviamente al ribasso, di trasferte e straordinari.

Ricordiamo che il motivo del licenziamento di alcuni autisti dipendenti di Capozi Autotrasporti, riguardava il modo di utilizzare il cronotachigrafo digitale montato nel posto di guida dei camion. Gli autisti, da quando iniziano a quando finiscono la giornata, normalmente inseriscono nel cronotachigrafo la tessera del conducente, sulla quale vengono registrate tutte le ore di guida e di fermo dei camion alle ribalte. Per la legge e per noi erano e sono da considerare tutte ore di lavoro; Capozi, ma un pò tutti i datori di lavoro, invece ha imposto e continua ad imporre ai lavoratori la sua legge, e questa sua interpretazione ha fatto sì che diversi autisti sono stati licenziati per aver reiteratamente utilizzato il cronotachigrafo secondo le nostre disposizioni invece che secondo quelle dettate dal datore di lavoro.

Viene quindi finalmente fatta giustizia su un aspetto trascurato da tutti i sindacati. Anche il sindacato da cui noi proveniamo, il Si Cobas, ha trascurato e abbandonato alcuni lavoratori di Capozi loro iscritti, diversi dei quali licenziati senza che lo stesso Si Cobas si adoperasse con il rispettivo ufficio legale per procedere con la vertenza legale. Un atteggiamento alquanto dubbio di questo sindacato che, non solo ai nostri occhi, lascia presagire evidenti tracce di collusione con le controparti padronali.

TUTTI UNITI NEL SOL COBAS, SEMPRE DALLA PARTE DEI LAVORATORI, SEMPRE DALLA PARTE DEI DIRITTI...CONTRO L'ARROGANZA DEI PADRONI, CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO, CONTRO LE CONTINUE MINACCE, UMILIAZIONI E RICATTI NEI LUOGHI DI LAVORO.

 

Milano, 13 novembre 2017      www.solcobas.org

 

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