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SCIOPERO TONCAR...PUNTATA NR. 2

Dal mese di settembre dello scorso anno, la cooperativa appaltatrice Etika è sotto la forte pressione di operai e operaie affinché le giuste rivendicazioni sindacali vengano applicate.

La dura lotta partita a fine ottobre, ha visto le prime affermazioni dei lavoratori con l’espulsione del responsabile della cooperativa per autoritarismo e molestie sessuali che si perpetravano da anni. Dopo diverse comunicazioni e tre incontri senza alcun risultato, gli operai decidono prima di denunciare molestatore sessuale e poi di organizzare lo sciopero per mandarlo via. Lo sciopero di ottobre si conclude con la firma di dimissione del suddetto individuo e col compromesso di cominciare a trattare l'applicazione del CCNL.

I sette incontri tenuti ancora negli ultimi due mesi hanno portato ad niente di fatto. La puntuale risposta della cooperativa era quella di accusare le tariffe basse del contratto applicato dalla committente Toncar. Quindi, nel decidere di coinvolgere nella trattativa la stessa committente, si inviano comunicazioni ai soggetti, senza un minimo straccio di risposte. Scatta ovviamente e immediatamente la proclamazione dello stato di agitazione da parte del SOL Cobas, risposta da Toncar: chiama la UIL per "risolvere il suo problema", che convoca i lavoratori a cui comunica un imminente cambio d’appalto.

Questo ping-pong nel provare ad allungare i tempi per arrivare ad una non soluzione dei problemi, ha fatto sì che i lavoratori convocassero un’assemblea operaia di emergenza per sabato 14 gennaio con l'ordine del giorno approvato all’unanimità da tutti i lavoratori: SCIOPERO OPERAIO per lunedì 16 gennaio.

La concretezza dell’azione scioperante operaia partita alle sei di questa mattina, è stata talmente schiacciante che il padrone di Toncar ha dovuto prendere atto e aprire subito un tavolo di trattativa, fissando un incontro tra le parti in settimana che si spera definitivo, in direzione delle richieste dei lavoratori.

La bandiera operaia alla Toncar svetta sempre più alta. In assenza di risposte certe, concrete e rapide, avvisiamo sin da adesso che non ci sarà più tempo. La risposta operaia sarà una: SCIOPERO AD OLTRANZA!

Senza garanzie per il futuro e senza il riconoscimento del giusto salario secondo il CCNL, la forza dell’onda d’urto dell’unità operaia, sempre più compatta e decisa, farà sentire pesanti contraccolpi.

Milano, 16 gennaio 2017                         www.solcobas.org

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