intestazione sol cobas

Israele sonista terrorista

ccnl 10 maggio contropaccotto titoloIl rinnovo del ccnl Autoferrotranvieri sottoscritto ieri da cgil, cisl, uil, faisa, ugl appare, immediatamente, come un attacco, se non una dichiarazione di guerra, alla possibilità di far fronte alle necessità economiche prossime venture, di tutti i tranvieri e delle rispettive famiglie.

Ci vuole tanto, troppo coraggio per accordarsi con le aziende per aumenti che oscillano tra 25/35 euro lordi al mese, a fronte di un carovita in ripidissima ascesa.

Come non pensare, ancora una volta, il totale sordociecomutismo di tutte le congreghe sindacali rispetto ai problemi di sopravvivenza di decine di migliaia di lavoratori. Non solo i sindacati ma, uniti alla loro bieca visione, anche le aziende con loro formano un unico corpo, che vede i lavoratori una massa non solo da sfruttare e schiavizzare, ma addirittura da soggiogare così come avvenuto con questo rinnovo contrattuale.

Nel testo citano aumenti al parametro 175 di 110 euro mensili che, includono 8 euro di indennità per 25(no 30) giornate di ferie e 12 euro da devolvere ai magnaccia della sanità, purtroppo sempre meno sana. Quindi i 110 euro mensili, di colpo diventano 30 lordi a partire da luglio...persino il grande Totò riuscirebbe ad impallidire!

 Nel clima di enormi pacchi regali che i sindacati hanno voluto donare ieri alle aziende, non potevamo non notare gli 8 euro(per noi 6,5) di indennità per ogni giornata di ferie che facevano già parte di numerose vertenze legali vittoriose(compreso la nostra contro ATM Milano), la formula è la solita: le aziende soccombono nei tribunali a costo zero. Nella fattispecie, defraudati maggiormente in Atm saranno, purtroppo, macchinisti e conducenti di superficie che operano in turni di notte fissa. Non è ancora dato sapere, inoltre, se a questo giro sono sopravvissute le 5 giornate di ferie ex festività soppresse.

Non può che essere quindi spietata la nostra critica verso la ferrea fratellanza fra aziende e sindacati, ferreamente uniti anche nel tollerare livelli di precarietà mai visti, tutti indifferenti anche rispetto al notevole turn over che vede tantissimi neoassunti mollare già dopo 1, 2 mesi di lavoro, per girare alla larga da una categoria fin troppo svenduta e più e più volte truffata dal vergognoso marciume sindacale.

Il declino sia in termini salariali che di condizioni di lavoro appare come inarrestabile. Governo, sindacati e aziende tramite green pass e inutili sieri malefici, stanno operando, anche tra i lavoratori, un lavorio di disciplinamento che mira a piegare tutti all’altare dell’obbedienza incondizionata, ovvero all’accettazione della schiavitù.

Il Sol Cobas, insieme ad altri sindacati di base, propone un rovesciamento della situazione e a partire dal 20 maggio, giornata di sciopero generale, proponiamo a tutti di ritrovarci nelle manifestazioni(a Milano in piazza Cairoli) anche per cominciare a far ribollire gli attacchi che, da anni, piovono addosso a tutti.

Le pressioni che tutti subiremo nei prossimi mesi anche per via della guerra fortemente voluta dalla Nato, non potranno che crescere sempre di più se la classe operaia non prenderà a mobilitarsi nelle piazze come, da mesi, organizziamo.

In generale poi diciamo che il primo, vero atto di ribellione è quello di staccarsi e mollare il sindacalismo corrotto e cominciare a riorientarsi verso il sindacalismo di lotta.

Sindacato Operai in Lotta Cobas

Milano, 11 maggio 2022                                  www.solcobas.org                        tel. 02 8352 6687

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