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Per una volta partiamo dalla fine. 220 ore mensili lavorate, tutte di notte, per uno “stipendio” medio di 1200. Non siamo nei campi di raccolta frutta e pomodori...senza nulla togliere, siamo in un appalto ATM(vigilanza privata) ai quali lavoratori, viene comunque applicato il quasi regolare contratto nazionale che cgil, cisl, uil hanno firmato nei freschi e dorati salotti romani. È la tempesta perfetta sui lavoratori e sono le situazioni ideali per chi fà impresa e per i relativi grandi azionisti che ogni anno reclamano dividendi più che decorosi”.

Tenendo in mente la premessa precedente, rientriamo nel presente. Siamo alla strada a senso unico che stà prendendo il sindaco di Milano(Sala), con l’evidente e più che mai decisivo appoggio dei sindacati confederali. e la totale assenza di alcuna opposizione politica(sia di sinistra che di destra e di centro), sullimminente privatizzazione di ATM. Nessuna opposizione alla decisione di privatizzare infatti...tutti complici, nessun partito che si sia speso per uno straccio di raccolta firme per una consultazione referendaria comunale, orientata a chiedere ai cittadini milanesi il destino di ATM. Tra parentesi, la perenne assenza della politica dalle decisioni importanti che riguardano cittadini e lavoratori, non fa altro che far crescere a dismisura il primo partito(astensionismo) ora a quasi il 50%.

Tutti conoscono i selvaggi attacchi che hanno subito e continuano a subire quei lavoratori(ma anche cittadini) che hanno già provato sulla propria pelle le privatizzazioni delle rispettive aziende e di importanti servizi(Telecom, Alitalia, siderurgia, banche, ospedali, autostrade, pensioni,…): ora è la volta di ATM e dei suoi bilanci positivi che sicuramente fanno gola a tanti.

ATM, una storia di oltre 80 anni. Azienda che 75 anni fa ha visto alcuni suoi dipendenti essere trucidati dal regime fascista per il solo motivo di protestare(come oggi) per salario e diritti; azienda con una storia davvero importante e con un formidabile patrimonio di lotte. Di tutto ciò i moderni sindacati confederali sembrerebbe che abbiano deciso di farsene un grandioso baffo e, sia per preservare il loro enorme parco di privilegi, sia in nome del più becero profitto a vantaggio dei soliti noti, provano a buttare tutto nella gran pattumiera di una società chiamata Milano Next.

Nulla potrà più essere come prima se, per di più, si andrà verso la temibile e pericolosa soluzione di tipo ATI(associazione temporanea di impresa). È sufficiente ricordare il socio in affari, la renziana Busitalia, per capire verso quale infausto destino si sta andando...per informazioni, chiedere ad alcune migliaia di tranvieri sparsi sul territorio nazionale.

È piuttosto facile ipotizzare anche cosa sarà ATM se Sala, Landini e soci vari opteranno per la privatizzazione come purtroppo sembrano aver deciso: una grande fiera di appalti e subappalti.

È paradigmatica l’assenza di alcuna azione di lotta da parte dei sindacati confederali. La loro complicità è più che mai palese. Hanno persino bloccato un possibile secondo sciopero del Sol Cobas in questo mese contro privatizzazione e aumento del prezzo del biglietto del tram, successivo a quello della Cub dell’11 luglio che appoggiamo con convinzione. A nulla varranno le possibili assemblee che l’RSU ATM potrebbe decidere di fare a decisione già presa(per settembre o giù di lì), per tentare di spennellare di “dolce” il boccone velenoso di Milano Next da dare in pasto ai lavoratori.

Come Sol Cobas siamo, in definitiva, fortissimamente contrari alla solita, vecchia religione di stampo capitalista(gare d’appalto) di mettere i lavoratori, i salari, i diritti, oltre che i servizi, nel tritatutto e nelle mani del minor offerente, così come stanno facendo tutti i sindacati in Atm in ordine di apparizione: cgil, cisl, uil, faisa, ugl, orsa, sama. Siamo perciò favorevoli all’affidamento diretto(in house) ad ATM del servizio di trasporto pubblico locale dell’area metropolitana di Milano.

Come Sol Cobas ATM, siamo convintamente contrari alla decisione del PD e del sindaco Sala di aumentare il costo dei biglietti. Se c’è un modo per incentivare il trasporto privato a tutto discapito di trasporto pubblico e inquinamento ambientale...questa è la strada giusta!

 

Milano, 04 luglio 2019                www.solcobas.org       

 

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