intestazione sol cobas

Israele sonista terrorista

comunicato prodest 1Perché i Cobas anche in Prodest? alla domanda non ci sono altro che due magiche parole: salario e dignità, in pari ordine di importanza.

Sul capitolo salario, anche ad occhi chiusi si vede la condizione di disperazione che vivono decine di migliaia di operatori facenti capo ai servizi fiduciari “regolamentati” dal CCNL della vigilanza privata nel quale quello dei servizi fiduciari rappresenta un sotto-sotto allegato.

Un contratto nazionale siglato nel 2013 da Cgil e Cisl, e che rappresenta il non plus ultra tra i contratti nazionali in termini di selvaggio attacco alle condizioni di vita dei lavoratori(paga base 950 euro mensili!!!).

Il motivo di tanto disprezzo per i lavoratori del settore servizi fiduciari sta nel fatto che, del proletariato operaio, lorsignori sindacati pensano ci si possa fare tranquillamente carne da macello a tutto vantaggio dei loro amici di merende, i padroni e le aziende.

Al contrario, chi scrive è da sempre schierato solo e soltanto da una sola parte, dalla parte degli sfruttati, dalla parte dei lavoratori.

È recente(novembre 2020) la sentenza del tribunale di Milano che, grazie al pool di avvocati a cui ci riferiamo, ha cominciato ad attenzionare il fatidico contratto dei Servizi Fiduciari per gli operatori della vigilanza nostri aderenti che lavorano nell’appalto Atm con la società GSA Spa, evidenziando il carattere di puro sfruttamento sotteso nello stesso contratto nazionale, con paghe che abbracciano letteralmente la fame. In sintesi stretta, il giudice ha stabilito che non può esistere una paga di 950 euro mensili, adeguandola a 1218 euro mensili, un aumento salariale di ben 270 euro mensili!

Ci troviamo ora nell’appalto Eni Spa di San Donato Milanese dove, per il settore della vigilanza privata opera anche il consorzio Prodest e dove siamo alla vigilia di un probabile cambio di appalto con le possibili conseguenze nefaste se il cambio viene “controllato” dal solito sindacalismo un pò corrotto. Ci sono fin troppo note le conoscenze di importanti perdite salariali e forti peggioramenti normativi nei cambi d’appalto laddove non ci sono “occhi” diversi che controllano il passaggio, elevando la battaglia sia legale che campale nell’eventualità si prospetti qualcosa che non segua i crismi di correttezza.

In definitiva e in generale, nostro obiettivo è quello di buttare definitivamente a mare il miserabile contratto nazionale di settore, un traguardo raggiungibile solamente se saranno in tanti i lavoratori dei servizi fiduciari che decideranno di sbarazzarsi dei sindacati truffaldini per schierarsi con chi, come stella polare, segue anche la conquista di un contratto nazionale(scaduto da 5 anni) rispettoso della dignità umana. Non nascondiamo inoltre altri obiettivi intermedi che, oltre quello di un congruo adeguamento salariale, sarebbe anche quello di introdurre 14ma e ticket mensa legato alla presenza negli appalti laddove ancora non esiste.

Milano, 29 dicembre 2020                    www.solcobas.org

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