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sciopero 29 marzo 2021 intestazione

La vertenza Nazionale per il rinnovo del CCNL "Trasporto Merci e Logistica", a distanza di 15 mesi dalla sua scadenza é entrata, nelle ultime due settimane, in una fase decisiva.

Rispetto alla parte economica, il fronte padronale dichiara raggiunto l’accordo con 90€ mensili di aumento salariale distribuiti in tre anni, più la solita "una tantum" di 200€ a copertura del periodo di mancato rinnovo mentre il sindacato, in buona sostanza, su questo aspetto...tace!

Rispetto invece alla parte normativa la situazione è molto più confusa. I vertici confederali, sempre molto avaro sul terreno della chiarezza e della trasparenza, si limitano a denunciare la volontà padronale di attaccare i diritti dei lavoratori su tutta una serie di terreni, dall’aumento delle misure di flessibilità e di precarietà del lavoro alla riduzione dei costi del lavoro(riducendo la copertura dell’indennità di malattia, ad esempio), ma in realtà non riesce a far di meglio che giocare sulla difensiva dell’art.42 rispetto ai cambi d’appalto, chiedendone giustamente l’estensione anche ai contratti di trasporto o al riconoscimento di una sorta di “premio-fedeltà”.

Troppo poco per chi sarebbe chiamato a rappresentare una categoria di lavoratori che non solo garantisce alle aziende un business in permanente crescita ma che, nell’ultimo decennio, si è dimostrata compatta e senza dubbio la più combattiva a livello nazionale.

Lo sciopero nazionale del 29 marzo, proclamato su una linea in buona sostanza confusa e del tutto difensiva, sembra avere come unico sbocco concreto solo quello di costringere la parte datoriale a sedersi ad un tavolo per raggiungere un accordo che, probabilmente, in buona sostanza, già c’è con il quale tentare di rafforzare il proprio ruolo di rappresentatività in una categoria dove il cosiddetto “movimento dei Cobas” ha gettato profonde radici in quanto “sindacalismo indipendente e conflittuale”.

Nonostante queste profonde critiche di contenuto e di metodo alle direzioni sindacali che stanno gestendo la trattativa nazionale, per evitare che una voce apertamente alternativa resti chiusa all’interno delle nostre stanze, parteciperemo allo sciopero del 29 marzo.

AUMENTI SALARIALI REALI SLEGATI DALLA PRODUTTIVITA’;

RIDUZIONE DI ORARIO DI LAVORO A PARITA’ DI SALARIO;

ESTENSIONE DELL’ART. 42 A TUTTE LE CATEGORIE SOGGETTE AL CCNL TASPORTO MERCI E LOGISTICA;

INTRODUZIONE DI REGOLE RIGIDE PER LA STABILIZZAZIONE DELLA FORZA LAVORO PRECARIA;

CANCELLAZIONE DELLE CLAUSOLE SUL “LAVORO DISCONTINUO” DEI CORRIERI;

ASSICURAZIONI “CASCO” OBBLIGATORIE E ABBATTIMENTO DELLE FRANCHIGIE PER DANNI AI MEZZI.

Questi a nostro parere gli elementi essenziali a comporre una piattaforma rivendicativa adeguata ai bisogni dell’intera categoria. Una piattaforma necessaria a rilanciare la vertenza per il rinnovo del CCNL e non a chiuderla frettolosamente in cambio di qualche spicciolo. Obiettivi concreti su cui puntare per migliorare il CCNL nell’interesse dei lavoratori.

La nostra presenza allo sciopero si fonda innanzitutto sulla promozione di questa piattaforma sindacale.

Partecipiamo inoltre con l’obiettivo di dare continuità e sostegno alla vertenza aperta con lo sciopero nazionale del 22 marzo nella filiera Amazon. Uno sciopero pienamente riuscito all’interno di un’azienda strategica i cui piani di azione anti-operai, se non troveranno la giusta contrapposizione, finiranno per condizionare negativamente tutto il settore in tutti gli aspetti più importanti che riguardano la vita lavorativa.

Partecipiamo infine per sostenere la proposta di costituire di un Comitato Nazionale Operaio, svincolato dalla appartenenza a questa o quella sigla sindacale, legittimato da assemblee unitarie dei lavoratori in ogni magazzino, quale organismo di direzione e coordinamento delle lotta e titolato alla gestione delle trattative sindacali ad ogni livello.

Milano, 28 marzo 2021                      www.solcobas.org

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