LA PALESTINA È IL MONDO! IL MONDO È CON LA PALESTINA!
TUTTI A ROMA IL 4 OTTOBRE
Lo sciopero nazionale del 22 settembre è stato un importante momento di rottura politica e sociale contro la criminale complicità del governo italiano nell'attuazione del genocidio del popolo palestinese portato avanti dallo stato sionista di Israele sotto l'ombrello USA.
Una mobilitazione di massa che si inserisce in un contesto internazionale dove si stanno moltiplicando scioperi, presidi, manifestazioni in tutto il Pianeta, a cui si aggiunge la missione della "Global Sumud Flotilla" che, al di là delle sue inevitabili contraddizioni interne, è oggettivamente politica oltre che umanitaria. Essa, infatti, ha rappresentato una sfida aperta all'arroganza criminale di Israele e al suo blocco navale contro Gaza che, è bene ricordarlo, dura dal 2007 e non dal 7 ottobre 2023.
Come era prevedibile le forze militari sioniste hanno bloccato tutta la Flottiglia e tutti gli attivisti sono stati arrestati, mentre il governo italiano e la stampa ad esso asservita hanno sputato veleno contro di essa e contro le mobilitazioni pro Palestina per distrarre l’opinione pubblica dalla loro sostanziale connivenza con l’oppressione sistematica del popolo palestinese e con la pulizia etnica in atto.
Un movimento planetario, proletario e popolare, messo in moto dalla resistenza e dal martirio del popolo palestinese che ha deflagrato nello scenario internazionale ed ha messo a nudo il progetto imperialista di dominio mondiale, e del Medio Oriente in particolare, con gli USA in prima fila ed il seguito di tutti i suoi alleati occidentali, tra cui primeggia l'Italia.
Un progetto che lega a doppio filo la sfida alla Russia, attraverso il vassallo ucraino con il tentativo di estendere il dispositivo militare NATO, e il disegno di definitiva normalizzazione del Medio Oriente attraverso l’eliminazione fisica dell’anomalia palestinese.
Non è un caso se i recenti allarmi sulle presunte provocazioni russe (inventate di sana pianta) per giustificare la necessità di rafforzare il dispositivo militare occidentale, si accompagnano al provocatorio e criminale “piano di pace” proposto dagli Usa per la Palestina che mira a distruggere la resistenza in atto, consolidare l’occupazione e istituzionalizzare il dominio sulla Palestina e su Gaza e realizzare il Grande Israele come cane da guardia a tutela degli interessi di tutto l’Occidente imperialista.
In un simile contesto le forze sane del Movimento Operaio sono chiamate ad assumersi la responsabilità di realizzare la parola d'ordine del "Blocchiamo tutto", lanciata dai portuali di Genova, per determinare un cambiamento radicale capace di mandare a casa tutti i governi complici dello sterminio in corso a Gaza e responsabili dell'economia di guerra che sta dirottando le risorse pubbliche verso l'aumento della spesa militare, tagliando drasticamente quella sociale, mentre i salari sono erosi dall'inflazione e dal carovita.
Su queste basi, e col massimo spirito unitario, diamo pieno sostegno alla manifestazione nazionale di Roma del 4 ottobre e alle mobilitazioni del prossimo periodo sulle quali auspichiamo convergano tutti gli organismi sindacali, politici e sociali schierati per il sostegno incondizionato con la resistenza del popolo palestinese.
- PER LA CACCIATA DEL GOVERNO MELONI COMPLICE DEL GENOCIDIO PALESTINESE
- PER L'IMMEDIATA ROTTURA DELLE RELAZIONI POLITICHE, ECONOMICHE E MILITARI CON ISRAELE
- PER L'ISOLAMENTO INTERNAZIONALE E LA SCONFITTA DELLO STATO SIONISTA DI ISRAELE
- PER LA COSTRUZIONE DI UN FRONTE DI CLASSE CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA
CON LA RESISTENZA PALESTINESE. PER UNA PALESTINA LIBERA DAL FIUME AL MARE
SOL COBAS