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Si infiamma la lotta nella filiera GLS

 

Sciopero CCNL Igiene Ambientale

La sfiducia dei lavoratori nei confronti delle segreterie di CGIL-CISL-UIL (e FIADEL) che, da tanto tempo, hanno dimostrato di difendere solo i propri interessi di "casta burocratica", distanti anni luce dai posti di lavoro e dalle reali esigenze degli operai, contrapposti ai loro interessi più generali, non deve farci perdere di vista che la riuscita dello sciopero è fondamentale per la difesa dei nostri diritti e per conquidtare nuove e migliori condizioni di lavoro e di vita.

Lo sciopero dell'8 novembre va visto come un'importante occasione per dare visibilità e concretezza ad una prospettiva sindacale diversa, basata cioè su una piattaforma rivendicativa chiara nell'interesse di tutti i lavoratori del settore, che si esprima chiaramente anche rispetto al governo Draghi e alle sue misure dittatoriali, e che indichi chiaramente la strada della resistenza e della lotta.

- Per ripristinare le 36 ore settimanali e la cancellazione di tutti i "sotto-livelli" per i nuovi assunti introdotti con l'ultimo CCNL e siglati dai Confederali nonostante la grande risposta di mobilitazione dell'intera categoria su ben altri obiettivi.

- Per aumenti salariali legati agli aumenti straordinari dei prezzi dei beni di prima necessità (carburante, bollette, grano, ecc) che gravano, da subito, sull'economia delle famiglie operaie.

- Per un CCNL unico di settore e la difesa intransigente dell'art.6 in difesa del posto di lavoro di fronte alle esternalizzazioni e alla logica degli appalti.

Questi obiettivi sindacali immediati e fondamentali si inseriscono all'interno di una battaglia "senza sé e senza ma" per respingere il ricatto e le discriminazioni dettate dal Green Pass e dall'obbligo vaccinale, con i quali il governo Draghi, espressione degli interessi della grande finanza europea e mondiale, cerca di imporre la sua dittatura innanzitutto contro i lavoratori.

Di fronte a questo scenario, la risposta operaia deve essere forte e compatta. Per questo invitiamo tutti i lavoratori ad aderire allo sciopero di lunedì 8 novembre e, nella giornata successiva, a rifiutarsi di esibire il Green-pass per lavorare.

Si comunica a tal proposito che Il Sindacato ha costituito una cassa di Resistenza per rimborsare le perdite salariali legate alla mancata esibizione del Green-pass, nonché ad avviare una causa legale collettiva qualora l'azienda ne decidesse l'allontanamento (a partire dal 9 novembre in poi) e al trattenimento dello stipendio.

Affrontare il potere dei padroni, respingere i ricatti neofascisti del governo Draghi, avviare una vera e propria fase di resistenza...é impossibile senza organizzarsi. Uniti ce la faremo. E comunque dobbiamo provarci.

 

Biella, 07 novembre 2021

 

LAVORATORI SEAB BIELLA

 

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