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Si infiamma la lotta nella filiera GLS

 

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È scacco matto anche per i 120 mila tranvieri, in completa balia delle onde di un governo guerrafondaio e di sindacati assenti oltre che, conniventi in tutto e per tutto con aziende, governi, banche e banchieri.

Anche rispetto al contratto nazionale, scaduto da oltre 4 anni e con stipendi in inarrestabile declino, assistiamo all’inutilità delle parrocchie confederali che, come stella polare, mirano solo e soltanto alla salvaguardia dei loro interessi e privilegi.

Una spettrale e miserabile incapacità quella di queste organizzazioni, poco sindacali e per lo più orientate a delinquere, che si autodefiniscono maggiormente rappresentative e che, in tutte le aziende, appoggiano lo sfruttamento più bieco dei nuovi assunti, alle prese con contratti e standard aziendali molto spesso non rispettose né di leggi, né di normative.

E, come non bastassero mannaie aziendali e buste paga da brividi, da oltre vent’anni notiamo gli avvoltoi sindacali piombare addosso ai nuovi assunti per appioppare loro l’adesione truffaldina al fondo Priamo, in pratica una sorta di rapina in busta paga di 30/40 euro mensili per tutta la vita lavorativa.

Il contenimento al ribasso degli stipendi da un trentennio, appare come una trappola tesa a tutti i tranvieri il tutto congegnato dalla cricca formata da di tutti i sindacati “rappresentativi”, insieme alle aziende e a tutti i governi che continuano a susseguirsi. Esemplare il loro afflato d’altro canto. Visibili a tutti negli ultimi due anni, le tendenze dittatoriali governative, condivise da tutti i sindacati(nessuno escluso), rispetto la decisione(unico paese in Europa) dell’obbligo dell'avverso siero sperimentale e del nazistoide certificato verde per lavorare.

Anche in ATM Milano lo scenario presente e futuro appare grigio tendente al nero, in termini di precarietà e salari da rovina. E, a peggiorare la situazione, da poco è ripartita la macchina della privatizzazione del trasporto dell’area metropolitana milanese, anche questa già ampiamente condivisa dalla RSU aziendale, operazione questa che, oltre a peggiorare drasticamente le condizioni lavorative di tutti, toserà di non poco le paghe di chi ha già accumulato un bel po' di anni di lavoro.

Rispetto alla causa per gli arretrati delle giornate di ferie ricordiamo che, orgogliosamente, siamo stati l’unico sindacato a portarla avanti. Informiamo tutti che, dopo aver vinto due cause contro aziende che operano in appalto all’interno di ATM, ora abbiamo vinto anche contro la stessa ATM per un gruppo di tranvieri. A fine aprile il giudice deciderà le cifre spettanti ad ognuno dei colleghi che ha fatto ricorso con noi. L’invito che rivolgiamo a tutti i lavoratori è di non fidarsi dei cialtroni che fanno riferimento ad altri sindacati, tutti gioiosamente schierati dall’altra parte.

Anche rispetto alla vertenza vittoriosa contro ATM, ci aspettiamo una nuova e vile tagliola che Cgil, Cisl, Uil, Faisa, Ugl, Orsa, ecc. tenderanno ai lavoratori. È molto probabile che la cifra che a breve ci verrà riconosciuta al 100% dal giudice di Milano, la stessa cifra temiamo che venga forfettizzata e messa all’interno di un qualche accordo aziendale, se non addirittura nazionale, il tutto a costo zero per le aziende. Pertanto se, ad esempio, il giudice dovesse riconoscerci 10/15 euro al mese di indennità ferie, aspettiamoci che questa venga detratta dal tipico, miserabile aumento da rinnovo del CCNL che normalmente non va oltre i 110 euro mensili al parametro 175, nelle solite 3 tranche nel triennio a seguire: una grande beffa per quasi tutti!

Come considerazione generale e come Sol Cobas, vogliamo ricordare che in alcuni settori, tipo il trasporto merci - e per ultimo gli appalti nelle Poste - dove, come sindacalismo di base abbiamo decine di migliaia di aderenti, la situazione è ben diversa che nella nostra debole categoria.

Sindacato degli Operai in Lotta Cobas

Milano, 19 aprile 2022                           www.solcobas.org                          tel. 02 8352 6687

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