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LA MOBILITAZIONE DEI LICENZIATI GLS È PERMANENTE

È SOLIDARIETÀ CONCRETA ANCHE DAI LAVORATORI DELL'HUB GLS DI ROMA

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AUTOFERROTRANVIERI UNITI

Rinnovo contratto nazionale TPL SI,

Elemosine, bastoni e carote NO!

Una straordinaria risposta quella dei tranvieri in termini di partecipazione allo sciopero dell’8 novembre rispetto alla quale il bla bla bla della politica sta a meno di zero.

Quello espresso dai lavoratori con la massiccia adesione alla giornata di lotta è, a tutti gli effetti, un messaggio di limpida ed elevata politica, quella vera quella con la p maiuscola, rispetto alla quale ci si dovrebbe solo mettere sull’attenti e prendere atto del fallimento della pericolosa politica dei palazzi basata su diffusa povertà, schiavitù e sgretolamento sociale. È vera politica invece, quella del riuscire a far quadrare i conti e come riuscire a tirare la fine del mese per milioni di famiglie le cui condizioni si fanno sempre più dure.

Delle criticità nei posti di lavoro e non solo, da fin troppi anni se ne fanno un gran baffo: farebbero una egregia figura lorsignori a tacere oggi! dovrebbero solo vergognarsi se solo prestassero un minimo di interesse e di attenzione alle odissee quotidiane che tutti i giorni vivono anche gli utenti del servizio di Trasporto Pubblico Locale proprio grazie alla totale assenza della politica sia per quanto riguarda il lavoro, sia per il sociale.

Lo sciopero dell’ 8 novembre è riuscito, finalmente, a riunire diffusamente, intelligentemente ed emotivamente, decine di migliaia di lavoratori dei trasporti. Grazie proprio all’immensa partecipazione allo sciopero si è aperto il tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto nazionale, sta ora ai sindacati firmatari non deludere ancora una volta le aspettative che si trascinano da oramai troppi anni in virtù di politiche sindacali di forte contenimento dei salari: ad ogni rinnovo contrattuale, compresa la stessa Cgil di Landini, si sottoscrivono aumenti per nulla in linea con inflazione, caro bollette, caro assicurazioni, caro salute e carotutto in generale.

Gli scenari e i paradigmi odierni stanno rapidamente cambiando, e purtroppo non in senso positivo, per chi campa di salario. Oggi, diversamente che ieri, dai posti di lavoro, sempre più poveri, si fugge; oggi siamo al cospetto di una geoeconomia degli stati nazionali(Italia compresa) che non considera più prioritarie le condizioni di chi lavora ma, in primis, c’è la decisione politica di una diversa destinazione delle risorse economiche di stato: si opta di partecipare più alle guerre con ingenti spese e aiuti militari, piuttosto che gestire le necessità reali di milioni di lavoratori e milioni di famiglie. Il carovita è creato ad arte dal governo per raccattare ulteriori miliardi per gli armamenti.

Da più parti si sussurra un rinnovo di CCNL con aumenti di 150 euro probabilmente a partire dal parametro 175 e con le solite modalità: a queste condizioni non ci stiamo affatto! Nel nostro precedente comunicato del 2 novembre, oltre alla settimana lavorativa di 35 ore, abbiamo sottolineato che un qualunque aumento mensile inferiore ai 300 euro a partire dal parametro 110 è da considerarsi aumento povero che non contribuirà affatto a fermare o rallentare la grande fuga dalle aziende TPL, fatto che andrà inevitabilmente ad impattare con i disastri quotidiani delle lunghe attese alle fermate.

Autoferrotranvieri Uniti

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