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Si infiamma la lotta nella filiera GLS

 

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Nell’ambito delle iniziative antirazziste ed antimperialiste che si stanno sviluppando a livello internazionale sulla scia della imponente mobilitazione popolare negli Stati Uniti a seguito dell’assassino di George Floyd a Minneapolis,

il Sindacato Operai in Lotta organizzerà la sua partecipazione alle manifestazione indetta per Domenica 7 giugno alle ore 16:00 a Milano in piazza Duca d'Aosta, a Bergamo in piazza Matteotti e per martedì 9 giugno a Parma.

L’uccisione di George Floyd, che segue i recenti omicidi di Ahmaud Arbery, 25 anni, in Georgia a Breonna Taylor, 26 anni, in Kentucky, non rappresenta certo un caso isolato ma piuttosto la scintilla che ha acceso la prateria.

Questi morti ammazzati sono i volti delle vittime delle lacerazioni razziali che si intrecciano inestricabilmente alle diseguaglianze sociali e alla crescente povertà che la pandemia ha aggravato e che solo negli USA, negli ultimi tre mesi, ha registrato 40 milioni di nuovi disoccupati.

Il paese capitalista più potente al mondo fautore di criminali guerre di rapina all'estero e che usa una terroristica e sistematica repressione interna per tenere schiacciati nella paura milioni di proletari nordamericani, vacilla ora davanti alla rivolta popolare che, mentre subisce la repressione, è in grado al tempo stesso di sviluppare una sua egemonia sociale e politica insinuandosi nelle crêpe e nelle contraddizioni del sistema.

Il filmato che ha fatto il giro del mondo che mostra la vigliacca esecuzione in strada di George Floyd da parte di un poliziotto bianco, che lo ha ammazzato come un cane, grida vendetta.

Gli Stati Uniti ora bruciano, travolti da incessanti manifestazioni e scontri. Coprifuoco decretato in oltre 40 città americane e Guardia nazionale mobilitata in 25 Stati. Ma il nazista Donald Trump, venerdì ha dovuto rifugiarsi nel bunker della Casa Bianca per le proteste davanti alla sua presidenza e comincia addirittura a incassare una crescente opposizione nelle fila dello stesso esercito che vorrebbe inviare nelle strade a reprimere la rivolta.

Una rivolta di tale intensità che ad oggi ha totalizzato oltre 10 mila arresti negli Usa da quando sono iniziate le proteste per la morte di Floyd rappresenta sicuramente un segnale imponente della profonda crisi economica, politica, sociale e culturale in corso.

Razzismo, sfruttamento, ingiustizia e scontro tra le classi emergono con forza con l'acuirsi della crisi negli Usa come in Italia e nel resto del mondo.

Dalla rivolva nasce il NUOVO, nasce l'alternativa complessiva alla repressione e alla guerra con cui il VECCHIO e decrepito sistema cerca di prolungare la sua criminale sopravvivenza.

 

TUTTI A MILANO!

 

DOMENICA 7 GIUGNO ORE 16:00

 

PIAZZA DUCA D’AOSTA – stazione centrale F.S.

 

Milano, 6 giugno 2020                     www.solcobas.org

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