I LAVORATORI DELLA LOGISTICA SCENDONO MASSICCIAMENTE IN LOTTA ANCHE A NAPOLI E IN CAMPANIA E INVITANO AD UN CONFRONTO PUBBLICO PER RAFFORZARE IL FRONTE DI CLASSE
Dopo anni di lotte sindacali da parte dei lavoratori del Nord che hanno visto protagonisti soprattutto lavoratori immigrati, finalmente anche a Napoli si diffondono le iniziative di resistenza e le mobilitazioni da parte dei lavoratori della logistica. Lotte che vedono in prima linea giovani lavoratori di origine italiana che nel giro di poco tempo con la loro determinazione sono riusciti ad imporre il rispetto del contratto di categoria sia per la parte salariale che per quella normativa, oltre ad accordi aziendali migliorativi delle stesse norme contrattuali.
Superando i ricatti, le minacce e la frantumazione subiti per anni, hanno trovato la forza e la determinazione di organizzarsi e dire basta al supersfruttamento cui sono sottoposti. Partita dalla GLS la lotta si sta diffondendo in altre aziende della logistica con un effetto di contagio entusiasmante. È stato scoperchiato un vero e proprio vaso di Pandora che ha messo in evidenza le condizioni insostenibili in termini di salari, orari e condizioni di lavoro, il tutto attraverso il ricorso ad appalti e subappalti, al lavoro precario, somministrato e persino al nero.
Forti della nuova consapevolezza i lavoratori della logistica coinvolti in questo processo non intendono restare chiusi nel loro orticello e nemmeno rivolgersi solo alla loro categoria. Essi vogliono essere uno sprone per tutti gli altri lavoratori, in particolare della Campania e del Sud, affinché la loro esperienza serva da esempio della possibilità di opporsi agli intollerabili arretramenti
he il mondo del lavoro ha dovuto subire nei decenni precedenti, anche nei settori così detti garantiti.
Questa vicenda sta confermando che solo organizzandosi e lottando i lavoratori possono ottenere significativi miglioramenti delle loro condizioni di vita e di lavoro e che resistere si può e si può anche vincere. Ma se si vogliono difendere queste conquiste e soprattutto se si vogliono cambiare gli attuali rapporti di forza tra i lavoratori ed i padroni ed i governi che li rappresentano, è necessario rafforzare il processo di organizzazione, è necessario estenderlo realizzando quella unità tra le diverse categorie di proletari che oramai manca da tanto tempo ed è la causa principale della nostra debolezza.
Per tale motivo il SOL Cobas e i lavoratori della logistica protagonisti di queste lotte chiamano ad un primo momento di confronto per discutere con tutti coloro che sono interessati, a prescindere dalla loro appartenenza sindacale, come procedere insieme per difendere le proprie condizioni di vita e
di lavoro, come superare le divisioni e rafforzare l’unità della classe lavoratrice.