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Si infiamma la lotta nella filiera GLS

 

PRIMA GLI SFRUTTATI?

Ci sono sindacati inutili, altri si sono passivizzati, altri ancora pur sbagliando linea rimangono comunque fedeli ai lavoratori, e poi c’è il SI Cobas che ormai ha deciso di far da tappo all’emancipazione dei lavoratori.

Anzi con alcuni comportamenti molto preoccupanti in diversi magazzini ha assunto un ruolo di compartecipe della gestione padronale dei magazzini utilizzando e scambiando la forza della rappresentatività per un presunto ruolo politico e per un diffuso clientelismo. Insomma all’ombra di un accentuato politicismo, molti delegati Si Cobas “campano” a braccetto parecchio stretto con i padroni!

Le ultime prove prova di quanto sosteniamo, le annotiamo all’SDA di Novara e alla Number One di Settala dove. In entrambi i casi, abbiamo i delegati di quel sindacato che sono anche responsabili delle cooperative e, per loro conto, controllano i lavoratori, anche con atteggiamenti vili. In queste manovre molto oscure e fortemente contraddittorie, l’attenzione alla sicurezza e ai diritti di tutti i lavoratori è scientemente sottovalutata, mentre la produttività è incentivata a beneficio sia dei padroni, ma anche degli stessi delegati del si cobas: altro che prima gli sfruttati? Sarebbe il caso di dire invece, prima cooperative e padroni!!

L’aggravante di questo comportamento obiettivamente estremamente negativo, consiste nel fatto che questi delegati collusi con la cooperativa decidono le sorti di chi, iscritto o meno ad altri sindacati, li si oppone. Abbiamo delegati infatti che favoriscono parenti e amici, mentre si preoccupano dei rinnovi di contratti e qualità del lavoro di chi non si allinea ai diktat padronali. Alla Number One di Settala per esempio, un lavoratore del Sol Cobas che ha osato sollevare la problematica della sicurezza, si è ritrovato aggredito dal responsabile/delegato del SI Cobas, tanto da dover finire in ospedale e prendere diversi giorni di infortunio, e poi addirittura essere sospeso senza retribuzione. Evidentemente sollevare i problemi nei magazzini gestiti dal SI Cobas può costare oltre al posto di lavoro anche l’integrità fisica.

Ma il fatto più grave è successo ieri all’SDA di Novara dove, sempre i delegati completamente collusi con la cooperativa, decidono livelli e durata dei contratti, e chi si oppone ai loro ordini viene fatto licenziare. Quando abbiamo scioperato per far emergere il marciume sostenuto dal Si Cobas, i loro aderenti in maniera infame hanno spinto affinché le forze dell’ordine intervenissero per spostare gli scioperanti in lotta, dando indicazione alle fdo su chi arrestare fra i nostri iscritti. Un sindacato, il Si Cobas, che, aldilà della fasulla retorica che racconta di sé, fa da tappo alle lotte dei lavoratori.

Naturalmente questo atteggiamento non è rivolto solo al SOL Cobas. Siamo a conoscenza infatti che altri sindacati sono coinvolti in queste loro manovre autoritarie. Ma fino a quando molti “compagni” per ideologia o per alleanza non si preoccuperanno di far emergere i problemi e le domande che già molti nell’ambiente si stanno ponendo, si continuerà a prendere la posizione comoda che prevede che vuole che questo sia una scaramuccia tra sindacati “nemici”. Rimaniamo sempre disponibili al confronto politico, ma qui siamo in presenza di fatti conclamati, spesso legittimati da accordi imbarazzanti e pratiche ambigue. Invitiamo molti compagni a scavare e ad andare oltre all’immagine ideologica che il SI Cobas come un brand pubblicizza di sé, e capire come la lotta storica nella logistica venga snaturata e tradita in virtù di un falso concetto di rappresentanza della lotta, tra l’altro scambiata per alimentare clientelismo e una burocrazia avida e collusa con le cooperative.

Milano, 06 luglio 2018     www.solcobas.org

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