intestazione sol cobas

Israele sonista terrorista

GLS puos e sordd

Si infiamma la lotta nella filiera GLS

 

GLI OPERAI NON SONO MERCE!

NESSUN LICENZIAMENTO,

SE TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI!

A due anni dalla sua apertura, nel magazzino SDA di Piacenza si continua a vivere una situazione di totale precarietà, con un numero spropositato di contratti a termine e a part-time.

E adesso ci troviamo di fronte a un bivio decisivo: tra il 24 e il 31 ottobre scadranno circa 80

contratti di lavoro a termine (per molti di loro sono già stati fatti 5 rinnovi, oltre il limite definito dalla legge).

Ed ecco che la CGIL, proprio mentre proclama ben due giorni di sciopero nazionale per il rinnovo del CCNL, denunciando, ma solo a parole, la logica degli appalti alle cooperative, rispetto al magazzino di Piacenza non riesce a far di meglio che proporre ai precari di ricorrere alla NASPI, e cioè di accettare il licenziamento, rassicurandoli ovviamente che si tratta di una misura transitoria per permettere all’azienda di riprendersi, dopo le agitazioni sindacali del mese di settembre e la serrata imposta da SDA presso gli hub di Bologna e Milano.

Una posizione assolutamente inaccettabile, evidentemente concordata con la direzione di SDA e della El.pe, che riduce la forza-lavoro alla condizione di pura merce, quella che si compra o si getta nella spazzatura a seconda dell’andamento del mercato, e cioè delle esigenze di profitto del grande padronato pubblico o privato che esso sia.

Della serie: oggi mi servi e ti spremo. Domani ti butto e mi procuro carne fresca da macellare!

Accettare un simile ricatto, significherebbe la fine di qualsiasi percorso sindacale degno di questo nome, significherebbe mettere in secondo piano la difesa degli interessi degli operai, significherebbe accettare la logica degli esuberi e prepararsi a breve a dover affrontare un ondata di licenziamenti.

Una contraddizione quasi assoluta visto che, in questo preciso momento, nel magazzino di Piacenza, si ricorre sistematicamente al lavoro straordinario, e si minacciano addirittura i tanti operai a part-time di non rinnovargli il contratto se non accettano di fare le 8 ore (che, però, non gli vengono accordate contrattualmente)

Fare gli straordinari oggi per essere licenziati domani? No grazie!

In alternativa a quanto proposto dalla CGIL, l’assemblea operaia del 20 ottobre dell’hub di Piacenza ha definito la seguente piattaforma rivendicativa:

  1. Per il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, tramite la trasformazione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro degli operai con più di un anno di anzianità (o che hanno già superato il limite dei quattro rinnovi) e la proroga per i restanti

  2. Per il rispetto degli accordi sindacali rispetto ai livelli di inquadramento sulla base dell’anzianità effettiva di magazzino a prescindere dalla tipologia contrattuale

Su queste basi si apre lo stato di agitazione nel magazzino. Nel caso non venissero accolte le richieste di cui sopra, le adeguate forme di lotta verranno coordinate con i Cobas degli altri magazzini, a partire dall’hub di Carpiano, sulla base di quanto emergerà dalle assemblee dei prossimi giorni.

 

Piacenza, 23 ottobre 2017           www.solcobas.org

 

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