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Toncar: come un fiume in piena....

Dopo anni e anni di annientamento di condizioni di lavoro appena dignitose all'interno del magazzino Toncar di Muggiò, l'onda d'urto dei lavoratori uniti si è abbattuta stamattina davanti i cancelli dell'azienda. Stufi delle minacce, umiliazioni, vessazioni

accumulate negli anni, i lavoratori e le lavoratrici, spesso molestate sessualmente, hanno deciso di organizzarsi con il SOL Cobas per sancire l'inizio di un capitolo completamente nuovo. Con il blocco totale di stamattina delle 3 portinerie, la bella novità è l'ingresso della civiltà all'interno del magazzino. Dopo un'ora e mezza di arcigno e coeso blocco, le maestranze padronali hanno ceduto alle prime richieste dei lavoratori che consistevano: 1) nell'allontanamento del responsabile che, più che responsabile, tra i lavoratori ha da sempre assunto vili atteggiamenti mafiogeni; 2) il reintegro di un lavoratore presente al blocco, anche lui ingiustamente allontanato dal posto di lavoro, perchè aveva deciso di non allinearsi alla follia schiavista del capò; 3) un incontro a brevissima scadenza, che rimetteva in discussione tutta la situazione contrattuale dei lavoratori, costellata dal 1000% di irregolarità, non essendoci nulla che potesse far pensare ad un minimo di applicazione del corretto contratto nazionale sia nella parte salariale sia nella parte normativa.

La grande forza messa in campo dall'unità dei lavoratori, con la grande solidarietà di classe di lavoratori di altre aziende accorsi a sostegno di questa massa di operai letteralmente schiavizzati, ha prodotto il risultato da tutti atteso: tutti gli obbiettivi sono stati centrati, sempre pronti a ritornare se dovesse presentarsi qualche tentennamento da parte aziendale nel voler introdurre il diritto del lavoro all'interno delle mura del magazzino...

Milano, 21 novembre 2016            www.solcobas.org

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